Si tratta di una grande caverna lunga
Il nome, assegnatole dal dott. Marchesetti, è dovuto al fatto che dal fondo della sala si scorge un lembo di cielo e il debole riverbero azzurrognolo della luce diurna rischiara la caverna di fondo.
E' molto importante dal punto di vista archeologico perché fu usata in epoca preistorica dall'uomo, che la abitò saltuariamente, mentre una notevole comunità si era stabilita presso l'ingresso addirittura per qualche millennio. Per questo motivo è stata oggetto di varie campagne di ricerche, iniziate già nel 1892 da parte dello studioso Moser.
Furono individuati vari livelli e quello mesolitico diede alla luce migliaia di schegge di selce e centinaia di strumenti lavorati. Sono stati trovati, inoltre, resti di orso spelaeus.
Durante la prima guerra mondiale, invece, la cavità è servita da ricovero militare per le truppe austriache che costruirono una cisterna, alimentata dalle acque di stillicidio. Tuttora sono visibili le firme che i soldati hanno inciso sul bordo.
La grotta è stata oggetto di studi mineralogici nel 1985 da parte di Graziano Cancian, socio fondatore della Società Lindner, che documentò, per la prima volta, la presenza di minerali fosfatici. Successivamente, nel 2009, lo stesso Autore, assieme al prof. Francesco Princivalle dell'Università di Trieste, approfondì le indagini evidenziando che i fosfati sono rappresentati principalmente da idrossiapatite e da tracce di brushite, taranakite e variscite. E' stata documentata anche la presenza del gesso, un minerale difficilmente reperibile nelle grotte del Carso.
Durante l'escursione il geologo Graziano Cancian, che farà da guida, fornirà tutte le informazioni sulle caratteristiche del luogo e della grotta, compresi gli aspetti geologici e lo sviluppo del carsismo.
L'uscita presuppone spostamenti con mezzi propri fino a Samatorza sul Carso Triestino. Consigliato abbigliamento sportivo con scarpe da trekking o stivali in gomma, in quanto il fondo della grotta presenta fango; torcia elettrica per l'illuminazione (meglio se frontale). In ogni caso
Per chi volesse aderire inoltre, è prevista a fine visita (ore 12,00 circa) una sosta per degustare prodotti tipici locali in un agriturismo, a spese proprie. Per poter meglio organizzare l'uscita è gradita la prenotazione all'indirizzo e-mail: lindner@hotmail.it o al cell. n. 331-1070547 (Segreteria).
Volantino sul sito www.studicarsici.it
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