martedì 25 ottobre 2011

mostra ammoniti - Monfalcone 19.11-27.12.2011

Mostra Ammoniti

Mostra Ammoniti
Monfalcone (GO) Palazzetto Veneto via S. Ambrogio -  dal 19 nomebre al 27 dicembre 2011

Inaugurazione,
sabato 19 novembre 2011 alle ore 18.00

Dettagliata descrizione dell'iniziativa
La mostra paleontologica "Ammoniti" che veniamo a proporre è relativa ad un particolare gruppo ormai estinto di caratteristici molluschi cefalopodi fossili, dalla forma a spirale, che anticamente popolavano i mari della Tetide. La mostra, unica nel suo genere, non è mai stata realizzata nella Regione Friuli Venezia Giulia, e nelle regioni vicine; comprende una esposizione di significativi e rari reperti fossili provenienti dai principali affioramenti del mondo: Madagascar, Marocco, Nigeria, Timor ecc.
L'esposizione è stata progettata e ideata per scopi didattico divulgativi ed è rivolta alle scolaresche d'ogni ordine e grado, ai cittadini tutti ed agli appassionati della materia.
Si snoderà lungo un percorso rappresentato da pannelli schematici attraverso i quali il visitatore sarà guidato alla conoscenza di questi strani ed affascinanti cefalopodi fossili, alla loro diversificata morfologia, ai modi di vita e alla loro classificazione; seguiranno delle bacheche contenenti i reperti fossili a rappresentare i principali Ordini e Famiglie a partire dalle epoche più antiche per giungere al periodo Cretacico coincidente con la loro estinzione.

INGRESSO LIBERO
ORARIO E LOCANDINA

INGRESSO LIBERO
INVITO

La valenza scientifica sarà garantita dai nostri geologi coadiuvati dalla esperienza professionale e scientifica del dot. Geologo Bacchia Flavio di Trieste.
Per l'occasione verrà presentato e messo a disposizione del pubblico un CR-ROM interattivo che raccoglierà ed illustrerà in modo più dettagliato tutti i pannelli della mostra stessa.
E' nostra intenzione riuscire a realizzare la stampa del catalogo guida alla mostra.
Così come da noi dimostrato in altre occasioni simili, rivolgeremo particolare attenzione alle scolaresche organizzando opportune visite guidate.

La mostra comprende:
reperti paleontologici di alta qualità e valenza scientifica rigorosamente determinati (genere e specie) appartenenti alle principali famiglie e tipologie a rappresentare la loro evoluzione nelle dimensione e nella forma durate l'era primaria e secondaria.

A corredo della mostra stessa, saranno predisposti dei pannelli didattici che illustreranno le caratteristiche delle varie specie, la loro evoluzione, i modi di vita, la loro estinzione e le varie tipologie.
Sarà realizzato un CD ROM interattivo con valenza didattica ed il catalogo guida alla mostra.

Coinvolgimenti
Sarà realizzata in collaborazione della ditta ZOIC di Trieste che ci fornirà gran parte del materiale espositivo, e in collaborazione con L'università della Terza età del Monfalconese che assieme a noi garantirà l'apertura della mostra stessa.

Obiettivi prioritari
La mostra è stata progettata seguendo i seguenti obiettivi prioritari:
• Coadiuvare le insegnati alla diffusione e conoscenza della Storia della Terra attraverso i reperti fossili e la paleontologia.
• Toccare con mano; vivere attraverso i reperti fossili emozioni particolari che portino il visitatori ad immaginari mondo sconosciuti e particolari ambienti marini ormai scomparti.
• Rendere semplice, ed alla portata di tutti, una scienza normalmente riservata a specialisti ed appassionati.
• Contribuire alla crescita del patrimonio culturale della città.
Saranno previste visite guidate al mattino su appuntamento preventivo.

Rilevanza
Rilevanza alla mostra verrà data attraverso la stampa locale; l'affissione di locandine; gli uffici turistici regionali e attraverso il WEB con la realizzazione di un sito dedicato pubblicizzato attraverso Facebook.


 

Pagina in aggiornamento

martedì 18 ottobre 2011

Comunicato stampa

 “DOCUMENTARE IL BUIO” CORSO DI FOTOGRAFIA IN GROTTA

“Documentare il buio”, così si intitolava il 2° corso regionale di fotografia in grotta che si è concluso in questi giorni, organizzato dalla Scuola di Speleologia Isontina che, ricordiamolo, è sostenuta dal Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer”, dal Gruppo Speleologico Monfalconese “Amici del Fante” di Monfalcone e dal Gruppo Speleologico Talpe del Carso di Doberdò. Il corso residenziale che si è svolto presso il rifugio speleologico di Taipana ha potuto godere di una cornice davvero unica allietata da condizioni meteorologiche di un ottobre eccezionale. Secondo gli organizzatori dell’evento, la partecipazione è andata ben oltre alle più rosee aspettative, l’entusiasmo dei partecipanti è stato pari alla viva soddisfazione degli istruttori, dei veri professionisti della fotografia in grotta e provenienti dalla Toscana, dall’Umbria e anche dal nostro Friuli Venezia Giulia. Il corpo insegnante era formato infatti da Paolo Dori di Massa Carrara, Marco Bani di Città di Castello, Guglielmo Esposito di Pordenone, Giuseppe Moro di Udine e Luigino Snidero uno dei più quotati fotografi naturalistici del Friuli Venezia Giulia e non solo, tutti dei veri maestri nell’arte fotografica ed anche esperti nella fotografia tridimensionale, una specialità che sta prendendo sempre più piede ma che fatta in ambiente di grotta comporta non poche difficoltà. Il corso che ha preso il via venerdì 14 ottobre e che si è concluso domenica 16, ha visto la partecipazione di ben 22 allievi provenienti non solo dalla nostra regione ma anche dalla Toscana e dal Veneto, era improntato su due sezioni di lavoro ben distinte: una basata su lezioni teoriche, dove gli allievi hanno potuto apprendere, sotto la guida degli esperti fotografi, tutti i segreti della fotografia digitale in ambiente ipogeo e una pratica. Per poter mettere a frutto gli insegnamenti ricevuti, infatti, il corso è proseguito in una grotta vera e propria. Qui, grazie alla disponibilità dei responsabili delle vicine Grotte di Villanova che, hanno messo a disposizione tutti gli ambienti ipogei e le strutture della grotta turistica, si sono potuti mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti. Si è svolta poi presso il rifugio di Taipana una selezione delle foto migliori scattate dagli allievi e quindi, dopo una sontuosa cena presso l’area festeggiamenti della locale polisportiva, sono stati consegnati gli attestati di partecipazione ed è stata proiettata la rassegna delle foto migliori accompagnata, in anteprima assoluta, da un filmato in 3D effettuato nel cosiddetto “Ramo dei Lucchesi” nell’Antro del Corchia sulle Alpi Apuane. Una vera apoteosi di immagini di concrezioni che per effetto del tridimensionale hanno stupito non poco i presenti. E’ seguito, sempre in 3D, un documentario su una recente spedizione speleologica nella famosa “Grotta del Bue marino” in Sardegna. In questa occasione si è potuto vedere come le moderne tecnologie possono creare magiche atmosfere e possono anche essere messe a disposizione di chi vuole studiare l’ambiente sotterraneo anche da questo punto di vista e poi, non dimentichiamolo, la fotografia tridimensionale rappresenta il futuro per far conoscere ad un vasto pubblico l’atmosfera ed il mistero del mondo ipogeo. I recenti filmati in 3D sul grande schermo prodotti da grandi registi come ad esempio James Cameron con il film “Sanctum” hanno dimostrato il crescente interesse per questo genere. Insomma a conclusione di questo corso possiamo ben dire che, al di la dell’utilità, è stata anche una grande festa della speleologia documentaristica propiziata soprattutto dalla disponibilità della popolazione locale che, a cominciare dalla polisportiva di Taipana, ha messo a disposizione le proprie strutture ricettive e come ha più volte sottolineato l’assessore del comune, intervenuto all’apertura del corso, è stato un momento di visibilità per il paese pedemontano. Queste manifestazioni, ha tenuto a ribadire l’assessore, contribuiscono in modo rilevante a far conoscere la montagna sotto tutti gli aspetti e contribuiscono a evitare l’abbandono della stessa da parte di una popolazione sempre più attratta dal fondovalle.  E’ per questo motivo, ha concluso, che l’amministrazione comunale sarà sempre pronta a sostenere questo tipo di iniziative atte a valorizzare il territorio.      

 

lunedì 10 ottobre 2011

Comunicato stampa

CONVEGNO “GRADISCA RITROVATA”

Domenica 9 ottobre a Gradisca d’Isonzo, si è svolto, in una sala del palazzo Monte di Pietà gremita all’inverosimile, tra curiosi, studiosi e semplici cittadini il preannunciato convegno su “Gradisca ritrovata. Organizzato dal Gruppo Archeologico Goriziano e dal Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” con il patrocinio del Comune di Gradisca d’Isonzo, della Provincia di Gorizia e della Regione Friuli Venezia Giulia e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, il convegno si prefiggeva l’obiettivo di elaborare strategie necessarie al recupero delle strutture storico-architettoniche della città, ora in totale abbandono, mirando alla loro tutela ed alla loro valorizzazione sotto il profilo culturale e turistico nell’ambito di un piano di rilancio su vasta scala che coinvolga gli Enti Locali e la popolazione.

La partecipazione al convegno è andata ben oltre le più rosee aspettative, ad una sala oltremodo gremita ha fatto seguito una serie di interventi di studiosi ed esperti del settore che hanno determinato l’interesse ed il coinvolgimento dell’amministrazione comunale presente con il suo assessore alla Cultura, Paolo Bressan, e l’assessore ai Lavori pubblici, Enea Giuliani.

L’assessore Bressan ha aperto i lavori con i consueti saluti ma a anche fatto un sunto dei lavori intrapresi dal comune e delle azioni intraprese per ottenere il recupero e la salvaguardia del castello, azioni che non sempre sono andate a buon fine per le mille difficoltà burocratiche.

Sono seguiti poi gli interventi dei vari relatori ad iniziare da Luigi Fozzati della Soprintendenza ai Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia che nella sua relazione metteva in evidenza il problema se, l’eccessiva salvaguardia della memoria, la volontà di salvare tutto ed ogni cosa,  fosse un problema o una risorsa. Molto puntuale, anche, l’intervento del prof. Silvano Cavazza dell’Università degli Studi di Trieste che ha tracciato, attraverso stampe storiche inedite, la storia di Gradisca. A questa si è allacciata la ricerca storica effettuata dalla professoressa Maddalena Malni Pascoletti della sezione di Gorizia di Italia Nostra che ha esposto i risultati ottenuti da una ricerca su alcune antiche mappe della città fortificata scoperte negli archivi di Vienna. E’ seguita poi una dettagliata relazione eseguita da Maurizio Tavagnutti sui lavori svolti dal C.R.C. “C. Seppenhofer” nell’ambito del progetto “Gradisca sotterranea”. In una rassegna dei vari pozzi e cunicoli esplorati e rilevati topograficamente il relatore ha fatto il punto della situazione prendendo in considerazione la possibilità di nuove prospezioni all’interno del Castello di Gradisca che, su segnalazione di alcuni residenti, potrebbe ancora racchiudere la possibilità di nuovi ritrovamenti sotterranei. Ma la proposta più interessante lanciata dal relatore è stata quella relativa alla valorizzazione degli ipogei presenti all’interno del torrione San Giorgio, uno dei più interessanti tra i sei presenti nella cittadina gradiscana. In pratica egli ha voluto segnalare all’amministrazione comunale la possibilità di realizzare all’interno del grande torrione di San Giorgio, posto nella parte nord delle mura che cingono Gradisca, una mostra permanente che attraverso pannelli e foto illustri sia la storia della città, sia i risultati ottenuti nel corso dello sviluppo del progetto “Gradisca sotterranea”. Progetto questo che vede affiancati da diversi anni il Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” che si occupa delle cavità artificiali presenti nella cittadina di Gradisca d’Isonzo ed in un utile sinergia, anche il Gruppo Archeologico Goriziano.

In questo modo gli ipogei presenti all’interno di questo manufatto medioevale che, ricordiamo, racchiude anche l’antica Porta di Farra, potrebbe essere fruito anche dal grosso pubblico ma soprattutto da scolaresche. Si creerebbe in questo modo un circuito turistico che farebbe da traino anche per altre iniziative analoghe.

Nel pomeriggio si sono svolte altre relazioni che hanno visto impegnati diversi relatori tra cui Luca Rinaldi della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici del Friuli Venezia Giulia, Roberta Corbellino dell’Archivio di Stato di Udine, l’architetto Claudio Visintini, che ha presentato un libro dedicato alla città, Ettore Guido Basiglio Ribaudo per la sezione di Gorizia di Ambiente Italia o.n.l.u.s., gli architetti Alessandra Monorchio e Anna Furioso che rispettivamente hanno portato in discussione alcune loro proposte per la valorizzazione del Castello.

Al termine è seguita un’affollata tavola rotonda presieduta dall’assessore alla Cultura Paolo Bressan durante la quale sono stati dibattuti i vari temi proposti dai relatori e si sono fatte presenti all’amministrazione comunale alcune istanze particolarmente sentite da parte della cittadinanza presente.

L’intervento dell’assessore ai lavori pubblici, Giuliani, è stato particolarmente seguito perché ha finalmente dato un barlume di speranza alle varie aspettative dei presenti. Egli in pratica ha affermato che entro tre anni si potrà riaprire, anche se solo parzialmente, il Castello. Contrariamente ad alcune indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni, il lungo e affascinante progetto di recupero del suggestivo compendio, dopo il Teatro della cittadina isontina, non rischia affatto di fermarsi.

E la prima tappa è propri quella, ultimare i primi lavori entro il 2014. Ad affermarlo a chiare lettere è lo stesso assessore comunale ai Lavori pubblici, “dopo 27 anni c’è finalmente qualcosa di concreto”. L’occasione, egli afferma, per tornare a parlare di quello che è il grande sogno nel cassetto di tutti i cittadini: cioè quello di vedere rivivere la Fortezza; viene appunto dal convegno “Gradisca ritrovata” che ha messo a confronto archeologi, speleologi, addetti ai lavori e amministratori.

Un punto su tutti che, poi è stato focalizzato nel corso dell’incontro: quante possibilità ci sono di dare concretezza al finanziamento da 1,5 milioni che Arcus spa, l’agenzia governativa per il recupero dei beni culturali, è intenzionata a stanziare per il restauro dell’area castellana? Ad anticipare qualche concetto è lo stesso Giuliani, che anzitutto chiarisce lo scopo di questa operazione premettendo che nessuno si illude di vedere riaperto il Castello in tempi brevi. Però è possibile effettuare negli anni una progressiva messa in sicurezza dei diversi edifici e contemporaneamente procedere con la pulizia e la bonifica dei camminamenti. Sino a rendere l’area nuovamente fruibile, anche se per ora soltanto esternamente.

Secondo Giuliani il primo passo è proprio questo, “rompere idealmente quella barriera anche psicologica” che dal 1984 tiene i gradiscani separati dal Castello. Concetto che è emerso chiaro anche dal dibattito tra i vari relatori al seguito della tavola rotonda e più volte puntualizzato dall’architetto Martinis. Con gli edifici e i camminamenti rimessi in sicurezza l’area tornerà accessibile e sarà una prima conquista, ha spiegato l’assessore, poi è chiaro che sarebbe solamente l’inizio. Ed è qui che è stata inserita la richiesta, da parte del “Seppenhofer” di poter valorizzare anche gli ipogei esistenti nel torrione San Giorgio e renderli fruibili al pubblico, richiesta che è stata apprezzata anche dal pubblico e che l’assessore Bressan ha recepito. Giuliani comunque ha voluto ribadire che non è più possibile sperare che un privato, o tantomeno lo Stato, stanzino 28 milioni di euro (tanti sono stati quantificati per i lavori) in un colpo solo. Però ci si può avvicinare gradualmente a creare le condizioni per riportare in vita quell’area, anche se ci vorranno tanti anni. La prima tappa, per l’appunto, il doppio finanziamento da complessivi 1,5 milioni di euro (900mila subito per i primi edifici, quelli maggiormente degradati) stanziati da Arcus per un progetto che vede il Genio civile e la Soprintendenza ai beni architettonici del Friuli Venezia Giulia come principali interlocutori. L’assessore ha peraltro chiarito un equivoco sorto nei giorni scorsi in cui sembrava che la Soprintendenza avesse determinato uno stop al progetto. Egli, infatti, ha chiarito che il Genio civile è responsabile della progettazione che è affidata peraltro esternamente a dei professionisti gradiscani. La Soprintendenza, come è nelle sue facoltà, ha semplicemente comunicato al Genio alcune prescrizioni e raccomandazioni sull’utilizzo di determinati materiali e su altre soluzioni progettuali, nell’ottica di un rispetto storico degli edifici. Se non vi saranno intoppi dunque, i lavori andranno in appalto entro il secondo semestre del 2012.

 

RASSGNA STAMPA SU “GRADISCA SOTTERRANEA”

Per saperne di più, rassegna di titoli sulla stampa locale in cui è stato coinvolto il C.R.C. “C. Seppenhofer” e il Gruppo Archeologico Goriziano.

 

- Gradisca, bloccato il progetto del castello (Il Piccolo – 17/06/2007 pag. 9)

- Alla scoperta di Gradisca con il Gruppo Archeologico (Il Piccolo – 09/01/2008 pag. 2)

- Il gruppo archeologico goriziano organizza gite a Treviso e Gradisca (Il Messaggero Veneto – 10/01/2008 pag. 2)

- Domenica 27 un tour tra le bellezze storiche e i piaceri della tavola (Il Messaggero Veneto – 15/01/2008 pag. 10)

- Gite a Gradisca e a Treviso organizzate dal gruppo archeologico Goriziano (Il Messaggero Veneto – 17/01/2008 pag. 5)

- Tour enogastronomico tra le bellezze storiche dell’antica Fortezza (Il Messaggero Veneto – 27/01/2008 pag. 9)

- Destinati 40mila euro per il recupero e la pulizia delle mura venete di Gradisca (Il Piccolo – 27/02/2008 pag. 8)

- La fortezza vietata alle ricerche speleo (Il Piccolo - 19/04/2008 pag. 9)

- Senza titolo (Il Piccolo – 10/08/2008 pag. 8)

- Gradisca: la Seppenhofer ha scoperto un pozzo nel giardino di calle Corona (Il Messaggero Veneto – 11/08/2008 pag. 9)

- Gradisca, ripulite le mura del castello (Il Piccolo – 18/03/2009 pag. 13)

- Castello, due aperture scoperte dagli speleologi del Seppenhofer (Il Messaggero Veneto – 18/03/2009 pag. 8)

- Nuove iniziative del Gruppo archeologico ( Il Messaggero Veneto – 28/09/2009 pag. 7)

- Alla riscoperta della Fortezza di Gradisca (Il Piccolo – 29/09/2009 pag.10)

- Iniziativa del Gruppo archeologico per scoprire la Gradisca sotterranea (Il Messaggero Veneto – 01/10/2009 pag. 7)

- Il Gruppo archeologico: il Comune si dia una mossa per recuperare il castello (Il Messaggero Veneto – 12/10/2009 pag. 10)

- In 50 alla scoperta dei segreti del castello (Il Piccolo – 14/10/2009 pag. 9)

- Gradisca, dagli scavi emergono le fondamenta delle mura venete (Il Piccolo – 13/02/2010 pag. 12)

- Reperti archeologici in piazza (Il Messaggero Veneto – 13/02/2010 pag. 7)

- Senza titolo (Il Piccolo – 14/02/2010 pag.11)

- Reperti in piazza, il Gruppo archeologico attacca il Comune (Il Messaggero Veneto – 14/02/2010 pag. 8)

- “Resti di mura di scarso valore archeologico” (Il Piccolo – 14/02/2010)

- Notte bianca con gli archeologi (Il Messaggero Veneto – 22/04/2010 pag. 9)

- Gradisca, gioielli nascosti (Il Piccolo – 26/04/2010 pag. 7)

- Sotto Gradisca vivono i protei (Il Piccolo – 19/04/2011 pag. 19)

- Progetto “Gradisca sotterranea” – continua l’esplorazione dei pozzi a Gradisca d’Isonzo (Fallisca – 20/04/2011)

- Gradisca, proposte per tutelare la Fortezza (Il Messaggero Veneto – 07/08/2010 pag. 55)

- Brevi – Gradisca (Il Messaggero Veneto – 10/08/2011 pag. 39)

- Anche nel Carso gradiscano vive il Proteo (Il Piccolo – 11/08/2011 pag. 26)

- Senza titolo (Il Piccolo – 17/08/2011 pag. 34)

- Cantaquartieri (Il Piccolo – 21/08/2011 pag. 50)

- Gradisca ritrovata (Fallisca – 20/09/2011)

- Senza titolo (Il Piccolo – 21/09/2011 pag. 42)

- Un tuffo nel passato per riscoprire i tesori della Fortezza (Il Messaggero Veneto – 24/09/2011 pag. 41)

- Castello, restauro e tutela (Il Piccolo – 28/09/2011 pag. 37)

- Convegno su “Gradisca ritrovata” (Il Piccolo – 28/09/2011 pag. 41)

- Convegno per recuperare le antiche mura (Il Messaggero Veneto – 01/10/2011 pag. 27)

- Brevi – Convegno sul castello (Il Piccolo – 05/10/2011 pag. 61)

- Convegno per valorizzare le antiche vestigia veneziane (Il Messaggero Veneto – 05/10/2011 pag. 29)

- Patrimonio Unesco la sfida di Gradisca (Il Piccolo – 06/10/2011 pag. 35)

- Gradisca da salvare studiosi al capezzale della Fortezza (Il Piccolo – 06/10/2011 pag. 35)

- Stop dei lavori della Soprintendenza (Il Piccolo – 06/10/2011 pag. 35)

- Castello, un tesoro per incentivare il turismo (Il Messaggero Veneto – 06/10/2011 pag. 27)

- Domani il convegno sul castello (Il Piccolo – 08/10/2011 pag. 32)

- L’assessore Giuliani: nel 2014 castello aperto al pubblico (Il Piccolo – 09/10/2011 pag. 34)

- “Gradisca ritrovata” Analisi sulla fortezza (Il Piccolo – 09/10/2011 pag. 34)

 

venerdì 7 ottobre 2011

Ultimi giorni per iscriversi al Corso per Istruttori Sezionali di Speleologia

Vi ricordiamo che lunedi 10 ottobre 2011 si chiudono definitivamente le iscrizione per il corso verifica per ISS Liguria che si terrà a Rialto da venerdì 21 ottobre a domenica 23 ottobre.
Il corso è organizzato dal Gruppo Grotte CAI Savona.

martedì 20 settembre 2011

Comunicato stampa

GRADISCA RITROVATA

Da diversi anni il Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” si occupa delle cavità artificiali presenti nella cittadina di Gradisca d’Isonzo e da qualche tempo è stato affiancato, in un utile sinergia, anche dal Gruppo Archeologico Goriziano. Grazie alle conoscenze di quest’ultimo, infatti, si sono potuti inquadrare storicamente tutti gli interessanti ritrovamenti fatti e progettare diverse iniziative atte a valorizzare la bella cittadina di Gradisca.  In questo contesto il Gruppo Archeologico Goriziano, assieme al Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer”, in occasione delle Giornate Nazionali di Archeologia Ritrovata organizzate per l’ 8 e 9 ottobre p.v. dai Gruppi Archeologici d’Italia, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, organizza un convegno-giornata studi su Gradisca d’Isonzo, intitolato “Gradisca Ritrovata”.

Il convegno si svolgerà con il patrocinio del Comune di Gradisca d’Isonzo, della Provincia di Gorizia e della Regione Friuli Venezia Giulia e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. Tale evento, al quale parteciperanno esperti e rappresentanti delle istituzioni dell’intera regione, si svolgerà a Gradisca domenica 9 ottobre, nella sala conferenze presso il Palazzo del Monte di Pietà.

Nel corso della giornata di studi si parlerà anche di speleologia in cavità artificiali, tutti gli appassionati di questo genere sono pertanto invitati a partecipare all’evento.

 

domenica 24 luglio 2011

La Scuola di Speleologia Isontina, nei giorni 14-15-16 ottobre 2011, organizza un corso di fotografia in grotta.
qui di seguito tutte le indicazioni ed il programma.
Saluti
Maurizio
 
SCOPO
Tutti coloro che praticano attivamente la
speleologia hanno la necessità di documentare
fotograficamente la loro attività.
Un corretto approccio con le tecniche di ripresa fotografica
in grotta può dare ottimi risultati e indubbie soddisfazioni
in fase di restituzione dei dati acquisiti in campagna.
Il corso si propone pertanto di introdurre gli allievi
nel magico mondo della fotografia speleologica attraverso
una serie di lezioni teoriche e pratiche.
ISCRIZIONI
Il costo per la partecipazione al corso è di € 60,00 per gli
iscritti S.S.I. e € 80,00 per i non iscritti, da versare all'-
atto dell'iscrizione. La quota di iscrizione dà il diritto a
partecipare alle lezioni teoriche e a ricevere le eventuali
dispense. Si prega di annunciare la propria adesione tramite
e mail a:
info@scuolaspeleoisontina.it o a mtavagnutti@libero.it
 
PROGRAMMA DEL CORSO
Venerdì 14 ottobre 2011
ore 15.00 — Apertura della segreteria e sistemazione dei
partecipanti provenienti da fuori regione.
ore 18.00 — Proiezioni varie a cura dei partecipanti.
ore 20.00 — CENA
Sabato 15 ottobre 2011
ore 8.00 — Arrivo, sistemazione e perfezionamento dell'iscrizione
allievi.
ore 9.00 — Introduzione e presentazione del corso.
ore 9.15 — Melis Yalvac: "Comporre con la luce".
ore 10.30 — Andrea Moretti: "Bianco e nero in digitale, dal
raw al monocromatico e dintorni".
ore 12.00 — Marco Bani: "Documentare e raccontare la
vita nelle grotte"
ore 13.15 — 15.00 - PAUSA PRANZO
ore 15.00 — Guglielmo Esposito: "3D -Tecnica e Fantasia "
tecnica di ripresa foto-video analogica e digitale, spiegazioni
della tecnica di ripresa foto-video con elaborazione
video tramite programmi specifici.
ore 16.00 — Paolo Dori: Nuove conoscenze ed esperienze
con illuminatori al servizio della fotografia ipogea.
ore 17.30 — Elaborazioni fotografiche in "camera oscura
digitale".
ore 20.00 — CENA
Domenica 16 ottobre 2011
ore 8.00 — Partenza per Villanova delle Grotte
ore 9.45 — Esercitazione pratica in grotta (Grotta Doviza
- Grotta Nuova di Villanova - Abisso di Vigant).
ore 16.45 — Rientro in rifugio e preparazione della proiezione
pubblica.
ore 20.30 — Proiezione pubblica e consegna degli attestati
di partecipazione.
INFORMAZIONI SUL CORSO
Il corso è aperto a tutti gli speleologi e non, che abbiano
già una conoscenza elementare della ripresa fotografica e
dell'uso della macchina fotografica.
Il numero massimo di partecipanti è di 20 persone. Si
cercherà di favorire la partecipazione della massima rappresentatività
dei gruppi grotte regionali.
La sede del corso è situata presso il nuovo rifugio speleologico
di Taipana UD ). Per informazioni tel.: 0481 520537
cell.: 3297468095
REGOLAMENTO
- Il corso è aperto a tutti coloro che abbiano compiuto
i 16 anni
- Per i minorenni è richiesta l'autorizzazione scritta
dei genitori
- Il corso sarà tenuto da professionisti e tecnici di
provata esperienza nel campo della fotografia speleologica.
- La direzione del corso si riserva di apportare al programma
tutte le modifiche che ritiene necessarie al
più corretto e proficuo svolgimento del corso
DIRETTORE DEL CORSO
Paolo Dori
NOTIZIE UTILI
I partecipanti alloggeranno presso il nuovo rifugio speleologico
di Taipana (UD), essi dovranno provvedere
unicamente al sacco a pelo.
Le conversazioni, le proiezioni, le lezioni e gli eventuali
dibattiti si terranno presso la sala del rifugio appositamente
attrezzata.
Allo scopo di trovare un'ulteriore spazio di discussione
e socializzazione, i pasti principali che, sono compresi
nella quota d'iscrizione, saranno serviti nell'unico ristorante
del paese che è stato appositamente convenzionato
per l'occasione.
Per quanto riguarda l'esercitazione di ripresa fotografica
in grotta si raccomanda di portare la propria attrezzatura
personale completa di casco ed illuminazione
possibilmente non a carburo.
Per sapere qualcosa di più sul rifugio speleologico di
Taipana consulta il sito:
www.seppenhofer.it

venerdì 22 luglio 2011

Comunicato stampa

 

VE-LA CONTO IN CARSO 2011

Come gia annunciato, è in programma per il 27-28 agosto la due giorni "Ve-la conto in Carso 2011" la seconda edizione della manifestazione aperta a tutti coloro che sono amanti della natura e delle sue potenziali attrattive.

Una singolare iniziativa promossa da tre società veliche e una speleologica per una iniziativa davvero unica. Nei due giorni di manifestazione i velisti e gli speleologi si scambieranno reciprocamente i ruoli; sabato 27 saranno gli speleologi, non certo avezzi alla vita marinara, proveranno l’esperienza della barca a vela sotto la guida di provetti marinai della Società Nautica Laguna e dell’Albero Rosso Sailing Team e della Polisportiva “San Marco” mentre la domenica 28 sarà la volta dei velisti provare l’esperienza di un’esplorazione sotterranea in una grotta del Carso accompagnati dagli speleologi del Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” di Gorizia. Per gli amanti della natura e delle bellezze della nostra regione sarà dunque un’occasione unica per conoscere gli aspetti più reconditi di un ambiente naturale che va dalla nostra costa all’entroterra carsico. In occasione di questa seconda edizione prenderanno parte alla veleggiata, per la prima volta, anche alcuni catamarani. Tutti gli speleologi sono invitati a partecipare a questa singolare manifestazione.

La manifestazione si concluderà nel castello di Gorizia con un ricco buffet a conclusione del quale saranno distribuiti i riconoscimenti ai vari partecipanti, saranno consegnate le coppe offerte dalle varie associazioni ed enti patrocinanti. La manifestazione gode del patrocinio del Comune e del Parco Culturale di Gorizia, della Provincia di Gorizia e della Federazione Speleologica Isontina,


Di seguito un breve riassunto delle attività in programma

Sabato 27.08  ritrovo al Villaggio del pescatore, briefing introduttivo alla manifestazione, formazione degli equipaggi ospiti che a bordo di barche a vela parteciperanno ad una regata dimostrativa nelle acque del nostro golfo per poi concludere la giornata al Villaggio del pescatore con un rinfresco, le istruzioni per la seconda giornata, domenica 28 che vedrà gli equipaggi dei marinai scambiarsi il ruolo di guida con gli esperti speleologi per la visita di una cavità carsica per poi ritrovarsi per il gran finale nella stupenda cornice del Castello di Gorizia per la, visita del maniero, premiazione, ringraziamenti di rito, musica e buffet in una cornice storico/naturalistica davvero unica.


Società Nautica Laguna - Villaggio del pescatore - tel. 040 208020 - 346 6819611
Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” - Gorizia, Via Graziadio Ascoli, 7  -tel. 329 7468095 - 0481 520537 - sede tel/fax 0481 82012
Alberorosso sailing team - Gorizia, Via Marega 21, Lucinico -tel. 328 7064296

 

 

 

martedì 19 luglio 2011

Volantino XXIV corso di introduzione alla speleologia

Si terrà tra ottobre e dicembre 2011 il XXIV corso di introduzione alla speleologia organizzato dal gruppo grotte della XXX Ottobre. Per informazioni visitate il nostro sito e la pagina su Facebook.

domenica 12 giugno 2011

Unione Speleologica Pordenonese C.A.I. - Mostra fotografica ITACA: una grotta, una speleologia

In occasione della Settimana delle Dolomiti Friulane patrimonio dell'UNESCO ideata ed organizzata dall'Amministrazione Provinciale di Pordenone e che si terrà dal 18 al 26 giugno 2011 presso i Comuni di Cimolais, Claut, Erto e Casso e Tramonti di Sopra,l'Unione Speleologica Pordenonese C.A.I. sensibile alla valorizzazione del territorio anche dal punto di vista speleologicoe legata alla Grotta Vecchia Diga presso Barcisha curato la realizzazione della Mostra Fotografica:
ITACA: una grotta, una speleologiadalla Grotta vecchia Diga allo SpeleoMuseoGalleria251
dal 18 giugno al 26 giugno
Inaugurazione 19 giugno 2011 ore 12.00
presso il Comune di BarcisLocalità Ponte Antoiall'interno della Galleria della Vecchia Strada della Valcellina
Orario di Apertura:Sabato e Domenica ore 10:00-17:00Durante la Settimana: contattareil Parco Naturale delle Dolomiti Friulanenr 0427 87333

Unione Speleologica Pordenonese CAI - Mostra fotografica GROTTE DELLE DOLOMITI FRIULANE patrimonio dell'UNESCO - dal 18.06.11 al 31.08.11

In occasione della Settimana delle Dolomiti Friulane patrimonio dell'UNESCO ideata ed organizzata dall'Amministrazione Provinciale di Pordenone e che si terrà dal 18 al 26 giugno 2011 presso i Comuni di Cimolais, Claut, Erto e Casso e Tramonti di Sopra,
l'Unione Speleologica Pordenonese C.A.I. sensibile alla valorizzazione del territorio anche dal punto di vista speleologico ha curato la realizzazione della Mostra Fotografica:
GROTTE DELLE DOLOMITI FRIULANE nelle Prealpi Carniche Pordenonesi
dal 18 giugno al 31 agosto
Inaugurazione 18 giugno 2011 ore 11:00
presso il Comune di Tramonti di SopraSpazio Espositivo: Sala PolifunzionaleVia Monte Rest 22
Orario di Apertura:Sabato e Domenica ore 10:00-12:00 / 15:00-19:00Durante la settimana telefonando al nr 0427 869412
L'Unione Speleologica Pordenonese C.A.I. presenta alcune immaginiche descrivono le morfologie carsiche ipogee e i paesaggi carsicicompresi nel territorio dolomitico delle Prealpi Carniche Pordenonesi.Tale area è stata riconosciuta dall'UNESCO come Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Con questa mostra si vuole enfatizzare la straordinaria bellezza e unicità dei luoghi per sensibilizzarne la protezione e la conservazione

martedì 3 maggio 2011

Cronache Ipogee aprile

Cari amici,
fresco di "stampa" il numero di aprile delle Cronache
ciao
La Redazione

Comunicato stampa

IL GRUPPO SPELEOLOGICO PADOVANO IN VISITA A TAIPANA

 

Nel recente fine settimana approfittando anche della festività del 1° maggio il Gruppo Speleologico Padovano ha voluto concludere il proprio corso di speleologia visitando l’Abisso di Vigant, uno dei maggiori sistemi ipogei del Monte La Bernadia. Grazie anche all’appoggio del rifugio speleologico di Taipana, dove hanno trovato la calda ospitalità del Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer”, gli speleologi veneti hanno potuto passare due splendide giornate alternate tra grotta e il verde lussureggiante della vallata di Taipana. Tutto bene dunque anche se, per la verità, c’è stata una certa apprensione da parte dei gestori del rifugio che, conoscendo la cavità in cui erano impegnati gli speleo padovani, avevano temuto qualche problema dal momento che durante la giornata di sabato era caduta un’abbondante pioggia. Fortunatamente non si sono verificati problemi di sorta e i 23 speleologi, tra allievi del corso ed istruttori, felici e soddisfatti sono rimasti in grotta per tutto il sabato sino a notte fonda per poi festeggiare la bella esplorazione tra le mura del rifugio di Taipana. La domenica approfittando di una giornata baciata da un caldo sole, tutti si sono potuti riposare attorno ad una tavolata davvero unica e godendo del verde offerto della piccola ma splendida comunità montana.  La struttura speleologica taipanese si è dimostrata ancora una volta un ottimo punto di riferimento per la speleologia, non solo regionale ma anche di quella nazionale. Il rifugio infatti fa riferimento ad un bacino di utenza molto ampio visto che i prossimi impegni riguarderanno, a breve, i centri estivi ed in autunno un corso specialistico di fotografia in grotta a carattere extraregionale.  

 

domenica 1 maggio 2011

Corso di secondo livello di Cartografia, Topografia, Rilievo di cavità naturali ed artificiali e Trasposizione grafica

Le scuole di speleologia di Ronchi dei Legionari (GO) e di Cividale del Friuli (UD) organizzano un Corso di secondo livello di Cartografia, Topografia, Rilievo di cavità naturali ed artificiali e Trasposizione grafica, che si terrà da domenica 8 maggio 2011 a domenica 29 maggio 2011 presso la sede della Società di Studi Carsici A.F. Lindner di Ronchi dei Legionari.

Il corso è omologato dalla Commissione Nazionale Scuole di speleologia della Società Speleologica Italiana, ha il patrocinio della Federazione Speleologica Regionale del FVG, del Catasto Regionale delle Grotte FVG e del Comune di Ronchi dei Legionari; si articolerà in quattro lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche in cavità.

Gli argomenti delle lezioni teoriche verteranno su: cartografia, topografia, coordinate geografiche e chilometriche nei vari sistemi (Gauss, UTM, WGS84), uso del GPS e del programma di conversione delle coordinate CartLab1, rilievo topografico mediante poligonale e con strumenti classici di cavità naturali e restituzione grafica; rilievo di ambiente sotterraneo artificiale con diagonali, contro-diagonali e livelle, Restituzione grafica e particolari architettonici con evidenziazione dei materiali edili impiegati, regole per determinare le misure catastali principali (lunghezza, profondità, sviluppo), compilazione schede catastali.

Depliant informativo su www.studicarsici.it nella sezione "Attività": http://www.studicarsici.it/corsotopografia.pdf

Notizia di Miani Antonella

mercoledì 20 aprile 2011

comunicato stampa

PROGETTO “GRADISCA SOTTERRANEA” - CONTINUA L’ESPLORAZIONE DEI POZZI A GRADISCA D’ISONZO

 

Il ritrovamento di almeno due esemplari di proteo, di cui uno di dimensioni definite “giganti” (oltre 30 cm) è avvenuto lunedì 18 aprile in una cavità artificiale sita nel cuore del centro storico di Gradisca d’Isonzo nel goriziano. Si tratta del cosiddetto Pozzo dei Frari (4911 VG), che si trova in Campiello Emo proprio di fronte al ricreatorio Coassini, e che sino agli anni ’60 costituiva l’acquedotto municipale. La scoperta, avvenuta grazie ad un lavoro di collaborazione tra gli speleo del Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” e gli speleosub del Club Alpinistico Triestino, ha una rilevanza notevole sia a fini naturalistici che speleologici. Innanzitutto la presenza degli anfibi conferma una volta di più il notevole potenziale carsico del sottosuolo gradiscano. Secondariamente, il ritrovamento dei protei sta a significare la presenza nel sottosuolo di Gradisca di un’acqua particolarmente pulita. Terzo, dimostra l’esistenza di un fitto reticolo di pozzi – praticamente tutto da scoprire – nel compendio della Fortezza edificata nel 1479. Basti pensare che, nella stessa giornata, per la prima volta nel parco della Rotonda è stato scoperto un nuovo pozzo. Quest’ultimo, per la sua fattura sarebbe sicuramente di origine medioevale. La vicinanza del Pozzo dei Frari con il corso dell’Isonzo non deve trarre in inganno: quella in cui si è immerso lunedì mattina Luciano Russo del CAT, uno degli speleo-sub più quotati d’Italia, è acqua di origine carsica. Limpida. Potabile. Attinta da una falda acquifera carsica. Il ritrovamento del proteo gigante è avvenuto lungo una frattura che dal Pozzo dei Frari potrebbe estendersi in profondità per decine di metri. Incuneandosi addirittura 30 metri sotto il letto del fiume, per ricongiungersi chissà dove al territorio del vicino Carso. Il Pozzo dei Frari dove si è immerso Russo – profondo circa 15 metri, di cui 8 dei quali di quell’acqua che egli definisce “cristallina” – aveva attratto l’attenzione degli speleologi sin dagli anni ’60. E’ il più importante di almeno 9 pozzi che scompaiono nel ventre del sottosuolo gradiscano. Alle esplorazioni di lunedì 18 hanno preso parte con Luciano Russo anche Ernesto Giurgevich del CAT, Gino Marcigaglia, Franco Bressan e Maurizio Tavagnutti, del “Seppenhofer”, che rivolgono un ringraziamento all’amministrazione comunale di Gradisca. Senza dimenticare i dipendenti comunali Paolo Turco e Dante Da Ros, che hanno svelato loro l’esistenza di altri pozzi sinora sconosciuti. Come quelli del parco della Rotonda, uno dei quali di origine medioevale come si può intuire per il suo tipico rivestimento in pietra. Molta soddisfazione è stata espressa da Tavagnutti, presidente del “Seppenhofer”. “Il ritrovamento di questi protei di notevoli dimensioni conferma la nostra teoria – dice -: i pozzi artificiali scavati a Gradisca si intersecano con fenomeni carsici. Secondo quanto riportato dallo speleosub Luciano Russo, che ha effettuato l’immersione, la frattura nella quale sono stati rinvenuti gli anfibi è troppo angusta per proseguire l’esplorazione ma avvalora questa tesi”. Per contro, si è potuto constatare che non esiste la galleria terminale di cui avevano parlato i primi esploratori nel 1976. Le rilevazioni del passato parlavano infatti dell’esistenza di una galleria che partiva dal fondo del pozzo principale che, a causa dell’acqua torbida, non era stata esplorata che per pochi metri. Con la recente esplorazione dunque questa ipotesi pare del tutto smentita. Per contro assume grande rilievo il ritrovamento del pozzo di origine medievale sul quale il “Seppenhofer” in futuro concentrerà i propri studi. La giornata ha visto gli speleologi impegnati anche nell’esplorazione di un terzo pozzo situato sempre nel parco della Rotonda, in corrispondenza del monumento ai donatori di sangue. Anche questo interessato da acqua sul fondo nella quale Russo si è immerso constatando una profondità di 3.7 metri e nessuna prosecuzione sommersa. Tutte queste esplorazioni rientrano in un preciso progetto denominato “Gradisca sotterranea” che il Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” sta portando avanti da diversi anni assieme al Gruppo Archeologico Goriziano.  

venerdì 15 aprile 2011

Comunicato stampa

TECNICHE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE PER UNA GESTIONE ECOCOMPATIBILE DEL TERRITORIO

 

Nei lunghi anni della propria attività speleologica, il Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” si è sempre distinto per l’attenzione dimostrata anche verso la salvaguardia del territorio. In quest’ottica si inquadra la conferenza organizzata dal sodalizio goriziano per il prossimo 28 aprile, in collaborazione con la Biblioteca Statale Isontina, che si svolgerà presso la “Casa Ascoli” di via Ascoli n°1 a Gorizia a partire dalle ore 18.00. Per l’occasione parlerà il geologo Roberto Ferrari titolare dello studio naturalistico di ricerche geologiche e di ingegneria naturalistica di Romans d’Isonzo, esperto nelle nuove tecniche a basso impatto ambientale per una gestione ecocompatibile del territorio. Roberto Ferrari per diversi anni ha maturato le proprie conoscenze sviluppando diverse esperienze e progetti in questo ambito in Paesi come il Guatemala, Nicaragua ed Ecuador. In una realtà territoriale sempre più sottoposta al degrado ambientale ed alla minaccia degli effetti del dissesto idrogeologico esistono delle possibilità di prevenzione e difesa a basso impatto ambientale che si avvalgono dell’utilizzo di materiale vegetale vivo quale elemento costruttivo di base. A tale proposito nel corso della conferenza saranno illustrati alcuni aspetti essenziali e caratteristici dell’Ingegneria Naturalistica (principi ispiratori, filosofia, materiali) in contrapposizione alle tecniche di intervento tradizionali, saranno presi in considerazione i limiti delle due metodologie di intervento, con appunti sull’approccio progettuale e sul problema delle manutenzioni, nonché le problematiche legate alla particolarità dei materiali utilizzati.

lunedì 11 aprile 2011

Visita guidata al Lago di Doberdò (GO)

La Società di Studi Carsici "A. F .Lindner" di Ronchi dei Legionari (GO) ha il piacere di invitarvi alla visita guidata attorno al Lago di Doberdò (Doberdobško Jezero). L'appuntamento, il terzo della serie di eventi organizzati in occasione del Venticinquennale dalla fondazione (1986-2011), è per domenica 17 aprile 2011 con ritrovo alle ore 9,00 presso la sede sociale in via F.lli Cervi, n. 9/G -Ronchi dei Legionari (GO) (area scolastica). La nostra guida sarà il geologo Maurizio Comar, direttore scientifico della Società Lindner, che ci accompagnerà parlandoci di storie, leggende, geologia e idrologia di questo tipico lago carsico. L'equipaggiamento consigliato è un abbigliamento sportivo con scarpe da trekking o stivali di gomma, poiché il percorso può presentare del fango. La partecipazione alla visita guidata è libera e gratuita e presuppone spostamenti con mezzi propri fino al parcheggio presso il paludario del Lago di Doberdò. E' gradita la prenotazione all'indirizzo lindner@hotmail.it oppure al n. di cell.: 331-1070547. Volantino all'indirizzo: http://www.studicarsici.it/visitalago.pdf

Il lago di Doberdò (assieme al lago di Pietrarossa e Sablici) fa parte di uno dei più importanti esempi di idrologia carsica presenti in Italia ed in Europa (in parallelo con i fenomeni del complesso di Postojna e del Cerkniško Jezero). Si apre entro un Polje di dimensioni notevoli, entro terreni calcarei di età cretacica, formato da fenomeni tettonici particolari che ne hanno modellato la morfologia attuale. La sua forma si può assimilare ad un "Graben" (forma tettonica formata da faglie che formano una depressione al centro), di cui la faglia più importante è la "faglia di Colle Nero", che prende il nome dall'omonima altura situata presso il lago (Colle Nero-Črna griža).

Il lago fa parte della "Riserva naturale regionale dei laghi di Doberdò e Pietrarossa". Normalmente la quota del fondo va da 3,5 a 5 metri dal livello medio marino, andando da ovest ad est. Come per tutti i laghi carsici, alterna fasi di piena e fasi di magra quasi estrema.

Il lago è stato studiato dalla Società di Studi Carsici "A.F. Lindner" fin dagli anni della sua fondazione. Sono stati eseguite diverse ricerche e studi idrologici, geologici, mineralogici ed esplorazioni importanti. E'stato trovato, esplorato e rilevato topograficamente un inghiottitoio profondo circa 15 metri, con l'ingresso situato a circa 4 metri di profondità dal livello idrico del lago. Anche idrologicamente possiede la sua importanza, le sue sorgenti più cospicue sono poste a est del lago, mentre il sistema di inghiottitoi (quasi totalmente inaccessibili, purtroppo), si trova a ovest. L'acqua della falda idrica del lago viene alimentata in maniera preponderante dal sistema del fiume Isonzo. Tuttora è in corso uno studio idrologico dell'intero Carso Goriziano, coordinato dalla Federazione Spelologica Isontina, di cui il nostro sodalizio fa parte.

 


lunedì 4 aprile 2011

Nuovo sito Centro Regionale di Speleologia "Enzo dei Medici" - www.enzodeimedici.it

E' on line il nuovo sito del Centro Regionale di Speleologia "Enzo dei Medici" al solito indirizzowww.enzodeimedici.it
Il sito è stato completamente rinnovato anche nei contenuti, riportando nuovi progetti, iniziative e attività del 2011.

Leonardo

venerdì 1 aprile 2011

Cronache Ipogee marzo

E' on-line il numero di marzo delle Cronache Ipogee
Buona lettura
La Redazione
 

lunedì 21 marzo 2011

Visita guidata al Parco Tematico della Grande Guerra a Monfalcone 3.4.2011

La Società di Studi Carsici "A.F. Lindner"di Ronchi dei Legionari in occasione delle celebrazioni per il Venticinquennale dalla Fondazione (1986-2011) organizza una serie di visite guidate (la cui partecipazione è libera e gratuita ed aperta a tutti, anche bambini) di interesse speleologico, storico e naturalistico. La seconda in programma è prevista per domenica 3 aprile 2011 al "Parco Tematico della Grande Guerra" di Monfalcone (GO).

Durante l'escursione un nostro socio, che farà da guida, appassionato di storia della prima guerra mondiale, fornirà tutte le informazioni sugli eventi bellici occorsi su quei luoghi e ci porterà a visitare i principali punti di interesse del parco: la Trincea Joffre con la grotta Vergine e la Grotta dei Pipistrelli, la quota 85 detta anche "quota Toti" e la quota 121.

Il ritrovo è previsto alle ore 9,00 di domenica 3 aprile 2011 presso la sede sociale in via F.lli Cervi, n. 9/G  a Ronchi dei Legionari (GO) – in area scolastica, dove verrà fatta vedere una breve proiezione per delineare il contesto storico degli eventi rievocati lungo il percorso del parco tematico, dove si svolgerà la passeggiata. L'uscita presuppone spostamenti con mezzi propri fino a Monfalcone, in Salita Mocenigo, da dove si accederà al parco del Carso. L'escursione avrà una durata presumibile di due ore. Consigliato abbigliamento sportivo con scarpe da ginnastica o da trekking e torcia elettrica per l'illuminazione in grotta. In ogni caso la Società metterà a disposizione dei caschi con impianto luce elettrico. Per poter meglio organizzare l'uscita è gradita la prenotazione all'indirizzo e-mail: lindner@hotmail.it o al cell. n. 331-1070547 (Segreteria).

Qui il volantino dell'iniziativa: http://www.studicarsici.it/visitaparcotematico.pdf
Notizia di Antonella Miani
 




lunedì 7 marzo 2011

Unione Speleologica Pordenonese - Esplorazione speleosubacquea presso le grotte di La Val

Domenica 27 febbraio è stata portata a termine da Daniele Cirillo dell'Unione Speleologica Pordenonese CAI l'esplorazione del lago terminale del complesso carsico di La Val-Mainarda-Noglar-Battei, in località Pradis nel Comune di Clauzetto. Il sifone terminale ha dimostrato essere una fessura pseudo-verticale orientata N-S con dimensioni circa 8-10 metri per massimo due di larghezza. La profondità toccata è stata di -44 metri, dove è stato raggiunto il fondo, formato da detriti ghiaiosi. Sono stati srotolati e lasciati in loco 50 metri di sagola. La visibilità non era ottimale e si è mantenuta al massimo sui due metri circa per tutto il tratto esplorato. Le pareti al minimo contatto rilasciavano il loro velo limoso e a volte qualche scaglia rocciosa. Non sono state viste prosecuzioni percorribili, anche se si può supporre che l'acqua trovi la sua strada per impraticabili fessure verticali notate agli opposti vertici della diaclasi. L'esplorazione è seguita a precedenti immersioni ricognitive dell'anno scorso, nelle quali era stata raggiunta dagli speleo sub Daniele Cirillo, Daniele Ceschin e Denis Zanette la profondità di 20 metri. Oltre agli standard minimi per l'immersione speleo subacquea, è stata adoperata una miscela ternaria con il 29% di elio e il 24% di ossigeno, ciò per permettere il miglior compromesso tra basso rischio narcotico dell'azoto, adeguate pressioni parziali di ossigeno e quantità accettabile di elio che non compromettessero la gestione della risalita, considerando che poi dovevano essere risaliti 230 metri di pozzi e un chilometro di gallerie per riguadagnare la superficie. La superficie del sifone doveva inoltre essere raggiunta con una calata di circa 10 metri, direttamente nell'acqua, cosa che è stato deciso di fare in discensore con l'attrezzatura completa in spalle e con l'aiuto di un freno dall'alto. L'abbandono del fondo a -44 metri  è avvenuto al dodicesimo minuto e la risalita, decompressione compresa, è durata 28 minuti, per un totale di immersione di 40 minuti. Tutto bene, quindi, anche se non è stata trovata prosecuzione utile verso nuovi ambienti. A supporto dello speleosubacqueo che ha realizzato la punta esplorativa, Daniele Cirillo, dell'Unione Speleologica Pordenonese CAI, oltre a speleo del medesimo sodalizio hanno partecipato anche speleo del Gruppo Grotte Sacile e del Gruppo Grotte Pradis, oltre che un socio del Gruppo Grotte Treviso.

sabato 5 marzo 2011

Video sui corso dei materiali speleo alpinistici a Padova 2011

Ciao,

Finalmente ho terminato l'enorme lavoro di montaggio dei tre video girati
durante il corso di aggiornamento sui materiali a Padova diretto dall'INS
Cristiano Zoppello.

Sono stati caricati su YouTube per essere a disposizione di tutti. Le
riprese sono fatte e caricate in alta definizione, per cui dovete avere un
linea internet veloce.

Sono stati realizzati circa 115 test a trazione lenta e 90 circa a trazione
veloce, più le prove fatte alla torre. Le riprese sono integrali nel senso
che riprendono tutte le prove più significative.

Alla fine di ogni rottura c'è anche l'inquadratura sul computer con il
grafico, il carico di rottura o, nel caso, la forza d'arresto.

I filmati sono dividi in tre parti:

PROVE A TRAZIONE LENTA (durata 55 minuti):

Tecnica e Materiali a Padova 2011 - Trazione lenta (Video 1 – Parti 1 )

http://www.youtube.com/watch?v=PFtraAmW2eg

Tecnica e Materiali a Padova 2011 - Trazione lenta (Video 1 – Parte 2)

http://www.youtube.com/watch?v=zWG0I9-QF38

PROVE A TRAZIONE VELOCE NEL LABORATORIO (durata 25 minuti):

Tecnica e Materiali a Padova 2011 - Trazione veloce (Video 2)

http://www.youtube.com/watch?v=LeNf9u6AKmg

PROVE NELLA TORRE ESTERNA (durata 30 minuti):

Tecnica e Materiali a Padova 2011 – La Torre (Video 3)

http://www.youtube.com/watch?v=UqRgoEdrR50

Per chi fosse interessato all'argomento, c'è sempre il video del 2008 fatto
sempre da me al laboratorio del CENS a Costacciaro, ora disponibile in
qualità migliore sempre su YouTube:

Tecniche e materiali speleo alpinistici al CENS 2008 1° Parte

http://www.youtube.com/watch?v=Y2v_TtABxS4

Tecniche e materiali speleo alpinistici al CENS 2008 2° Parte

http://www.youtube.com/watch?v=F9fObrs__MI


Per ulteriore info a grotteforreabruzzo@alice.it
Saluto,
Guglielmo

venerdì 4 marzo 2011

Richiesta di aiuto a tutte le associazioni speleo italiane per la ricerca di Alessia e Liva sul territorio svizzero

E’ di una decina di giorni fa l’appello di Irina, la mamma di Alessia e Livia, la quale chiede disperatamente aiuto a tutte le Associazioni Speleo Italiane e ai volontari del  CNSAS per proseguire le ricerche delle bimbe sul territorio svizzero tra St.Sulpice e Ginevra. A quanto pare l’ambiente è caratterizzato dalla presenza di numerosi pozzi e grotte difficilmente accessibili e la sensazione che i corpicini delle due bimbe possano trovarsi in questi luoghi è forte. Le ricerche verranno coordinate dalle Autorità Svizzere ma chiunque fosse interessato può andare sul sito: www.swissmissing.ch e clikkare sul link per l’iscrizione alla squadra di ricerca. Una volta compilato il modulo, verrete direttamente informati e convocati sulle prossime ricerche.

 

Marina

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Dott.Geol. Marina Pomodoro